di Melanie Karen Müller Dicono di te cose che io non so delle tue mani, dei tuoi capelli, perfino del tuo cuore cose che io dovrei sapere, cose che io dovrei fare e non fare cose che si contraddicono – a volte- e io non le so. Io mi alzo, e poi dormo, e poi ancora ci penso. Cerco di sapere, almeno di me, la … Continua a leggere Ciao tu
di Melanie Karen Müller Ricordi? Dicevo che così avrei deciso scherzavo sul mio essere timida. Si dicono un sacco di cose quando è maggio soprattutto se hai quattordici anni e la scuola sta per finire. Io so che il cielo era blu, ma blu davvero e c’era quell’ansia che un po’ è paura e un po’ impazienza con quell’odore misto di polvere e fondotinta e … Continua a leggere Note
di Melanie Karen Müller Cadono, una ad una, le ore del giorno mentre io aspetto, ascolto, mi emoziono a tratti e il freddo mi si installa dentro, dal basso: brividi, e quell’urgenza di scrivere. Tu te ne lamenti, dopo, ma solo ridendo racconti a tutti che è stata lunga la sera, il giorno senza pause, e anche la cena, seduti, lì. È stato sulgo, sì, … Continua a leggere Sette Ore
di Melanie karen Müller Io non esistevo, il giorno che sei esistito tu non ero, e nessuno sapeva che sarei stata ma forse, in un universo, ero già felice di una gioia strana, ancora da scoprire. Esisto oggi, ed esisti tu e non ancora capito come noi siamo ho capito, però, perché sono felice di una gioia rara, di giorni in divenire Continua a leggere il giorno
di Melanie Karen Müller Inizia sempre dal calore, calmo, quasi casuale che si trasforma in movimento, o si rilassa e si dirama in parole, frasi, perfino discorsi ma termina sempre lì, esausto, assopito. In seguito è il respiro, lento e pesante a segnare il tempo tra le nostre abitudini ad avvicinarmi e allontanarmi finché arrivo anch’io, a chiudere gli occhi. Continua a leggere Notte
di Melanie Karen Müller Verde, perché dare è naturale ed è ciò che viene da prima infanzia, e radice, e mani salde Bianco perché è scontato perché sono io, e sono qui bianco per i sogni che sono, e che saranno Viola perché è giusto, è libertà perché hai conosciuto e capito viola per ciò che siamo, insieme. Continua a leggere Verde, bianco, viola
di Melanie Muller Non so da quanto ha smesso di piovere e non ricordo che forma hanno le nuvole ricordo però la tua mano, salda, una sera d’estate e il rumore della tua città quando andavo a dormire. È passato un anno, credo, o poco più e tu -di questo son certa- hai le stesse gioie e un dolore che lentamente sfuma se non lo … Continua a leggere Bucaneve
di Melanie Muller L’unica lingua che tu conosci, per il mondo, non esiste me lo dici come un fatto semplice, naturale e l’inglese no, lo sapevi, prima, ma l’hai dimenticato adesso è la patente ad interessarti e non indago Ma me lo domando dopo, a casa, se sia giusto perché debba essere veicolo guasto e non auto rotta sono formulazioni per cittadini, non per persone … Continua a leggere Un chiaro progetto
di Melanie Muller Sono pagine e pagine di caselline verde è sì, rosso è no. Giallo è quasi, ti sei impegnato, puoi fare di più. Giallo è il percorso, insomma: sei Dorothy. Ecco: dodici Dorothy e la città di smeraldo ma niente leone né uomo di latta, solo ricordi e quello che è peggio, ciò che più manca sono le scarpe, la magia per svegliarsi. Continua a leggere Punto di non ritorno
Tu correvi, e io ti parlavo di fate. Un giorno ne abbiamo vista una, tra i rami di un albero. Lo so che era vera perché si muoveva nella direzione opposta a quella in cui si sarebbe mosso un semplice raggio di sole. Continua a leggere Le fate
di Melanie Karen Müller Quando io ero piccola tu eri grande. È inutile girarci attorno: eri grande. Sapevi contare molto più di cento, fare le moltiplicazioni che sono una cosa strana che non è il più, e non coloravi mai fuori dai margini. Mai. E poi sapevi anche disegnare dei paesaggi col mare e le montagne che sembravano proprio veri, mentre io non sapevo mai … Continua a leggere Anche se non lo sapevi
di Melanie Karen Müller È stato troppo breve parlarvi e non è il migliore dei ritorni meno risolutivo di quanto credessi forse perché non ho visto un sorriso Ma torno, e so che esiste un calore nuovo una serenità d’intenti e di parole che forse dà meno inchiostro ma che vivo, e vivrò. Continua a leggere Sulle braccia
di Melanie Müller Ho voglia di ricordare questi luoghi questo affetto improvviso per una luce per un abbraccio forse rubato e una frase, che non merito Mi aspettavo questo, ed è stato quello a darmi la misura di ciò che ho e ciò che manca sarà colmato o almeno lo credo davanti a una finestra che ha già accolto una stanza Continua a leggere Leggenda
Di Melanie Müller Calzini asciutti -così ti dissi- ricordi? Erano semplici, allora, le nostre parole ma già si complicavano i pensieri nodi, e risacche, e silenzi di sale. Vorrei saperti felice vorrei, ma non ci credo. E saranno parole più difficili ma ti dirò che sei vivo. Continua a leggere Banchina
di Melanie Karen Müller Mi tenevo stretta le cose piccole il tenue diritto a volerti bene e il tuo dopobarba, che mi restava impigliato ai capelli quando ti tenevo stretto e non mi spostavo. Conservo ancora la tua maglietta marrone quella di cotone buono, che solo a guardarla è una carezza è in fondo a uno scatolone, in fondo a un armadio un po’ come … Continua a leggere Calicanto
di Melanie Karen Müller Cadono, una per una, le stelle dal cielo veloci e scintillanti come lapilli e s’avverano desideri che nemmeno sapevi mentre intorno il resto trattiene il respiro. E io lì, e lui qui e domande -soprattutto- e qualcosa che resta in gola ma respiro, io, e tutto rischiara perché mai, prima, avevo respirato così. Continua a leggere Calice
di Melanie Karen Müller Magari la colpa è anche mia è possibile che non tutto fosse così limpido probabilmente sono stata ambigua e di sicuro è sempre la stessa storia Ma guardati adesso: sei vivo ti reggono perfettamente i tuoi piedi anche i capelli -che ho controllato per primi- resistono e allora che importa di noi tuo padre può averti ancora Continua a leggere Lui respira
di Melanie Karen Müller Vorrei avere il tempo di dispiacermi per te fermarmi, come un tempo, e parlare una notte dire e ascoltare frasi sensate sussurri di china, vetro, e argilla. Però è vero che sarà più difficile per loro e poi tu lo sapevi di non essere pronta e che la si paga tutta la felicità leggera allora non fingere di essere sorpresa Continua a leggere Ho finito i bottoni
di Melanie Karen Müller Ma non tutto, del cambiamento, è dolce non lo è stato dirti che è tardi o nemmeno: che non ha senso, accompagnarti lontano con mano leggera. È stata una cosa piccola una sera appena, e una seconda il tempo di non sapere, e poi sapere che cominciava tutto, ma non per te. Continua a leggere L’ultima partita
Di Melanie Karen Müller Il volto affondato nella giacca, il dondolio del vagone la musica che nel dormiveglia si annoda a immagini di te la luce troppo forte e un mezzo freddo alla schiena passano così due ore, metà ritorno. Abbiamo parlato -prima e dopo- di amici e desideri e mi hai fatta ridere per non dover pensare con le tue frasi esagerate, le immagini, … Continua a leggere Abbracciami
Nessuno Legge 